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sabato, Ottobre 5, 2024
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Criptovalute: dopo un 2023 fantastico, che anno sarà il 2024?

Anno decisamente positivo quello delle criptovalute con la capitalizzazione di mercato dell’intero universo raddoppiata rispetto a fine 2022 e oggi superiore a 1,6 trilioni di dollari. Performance in tripla cifra per Bitcoin, ma non solo, grazie ad un combinato di effetti positivi.

La prospettiva dello sbarco anche sul listino americano degli ETF spot su Bitcoin, abbinata alla sempre più probabile opera di taglio nei tassi di interesse da parte della FED nel 2024, ha alimentato una speculazione che ha riportato Bitcoin sopra quota 40 mila dollari e a ridosso di importante resistenze tecniche come vedremo tra poco.

Denaro affluito anche sugli ETF tematici quotati che hanno saputo guadagnare fin oltre il 250% dopo l’anno horribilis 2022. La fila davanti agli uffici della SEC americana da parte delle principali banche d’affari americane, interessate al lancio di un nuovo ETF spot a replica fisica da affiancare ai prodotti costruiti con derivati già presenti sui listini USA, ha quindi rinvigorito un Bitcoin che guarda anche con estremo interesse all’evento del 2024: l’halving.

L’halving infatti abbasserà le ricompense per i minatori rendendo necessari prezzi più elevati per mantenere profittevole l’attività tenendo costo degli ancora elevati costi dell’energia. Secondo il contdown l’halving dovrebbe avvenire il prossimo 18 aprile.

 

BTC: il quadro grafico da cui ripartire nel 2024

Ma andiamo a vedere graficamente quali sono le prospettive tecniche per Bitcoin e il suo principale antagonista, Ethereum. Dal grafico di Bitcoin emerge che il 61,8% di ritracciamento di Fibonacci dell’intero ribasso cominciato nel 2021 passa dalle parti di 48 mila dollari e fino a quando c’è la protezione offerta nel breve periodo dalla media mobile a 25 giorni (oggi passante a 41 mila dollari) a puntellare il bull market, non si vedono grandi motivi per pronosticare un’inversione di tendenza.

 

 

Se anche dovesse esserci un cedimento improvviso dell’argine sarebbe comunque zona 32 mila dollari il punto di supporto più importante sul quale a tempo opportuno si potrebbe valutare l’incremento delle posizioni long Btc. Qui infatti troviamo i massimi che nella prima parte del 2023 hanno arginato le ambizioni della criptovaluta prima del break rialzista. Fino a quel momento il long è la strategia da portare avanti.

 

ETH: il quadro tecnologico della criptovaluta

Lo è anche per Ethereum fresco reduce dal test delle resistenze in zona 2.400-2.500 dollari, livello dove si posiziona il ritracciamento di un terzo dell’intero bear market cominciato a fine 2021. Qui siamo ovviamente più indietro rispetto a Bitcoin e anche l’opera di sostegno dei supporti di breve sarà fondamentale per non far ritornare Ethereum al di sotto di quella zona compresa tra 2.000 e 2.100 dollari che a lungo ha frenato le sue ambizioni.

 

 

Un finale di 2023 comunque positivo per entrambe le criptovalute il cui inizio di 2024 si propone come prospetticamente interessante per ulteriori guadagni. Fondamentale non abbattere i livelli di supporto indicati sopra per proseguire nel percorso bullish.

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