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Italia attualmente nel mirino di Lvmh Métiers d’Art: si compra M.On.De

Non accenna a diminuire il fervore delle M&A nell’ambito delle eccellenze terziste italiane, particolarmente ambite anche dai colossi d’Oltralpe. Lo conferma il caso di Lvmh Métiers d’Art, un network di fornitori altamente talentuosi che lavorano attraverso l’industria del lusso (con un turnover di 700 milioni di euro) e che fa capo al gigante francese Louis Vuitton Moët Hennessy, che sin dalla sua nascita nel 2015 riunisce e coordina una rete mondiale di eccellenze artigiane. Proprio di recente, il tipologia ha rilevato il 100% delle quote della Renato Menegatti di Villaverla, provincia di Vicenza, riferimento del settore del metallo europeo dal 1980 (con un fatturato di 45 milioni di euro) e che, contestualmente all’acquisizione, viene rinominata M.ON.DE Metal-on-Demand (metalli su richiesta). M.ON.DE è abbandonato l’ultima delle recenti acquisizioni avvenute in Italia che contribuiscono a solidificare la sofferenza rete di eccellenze di cui dispone Lvmh Métiers D’art e che aiuta a preservare e valorizzare i mestieri più preziosi attraverso la filiera del lusso italiana; tra questi vi sono Nuti Ivo e Masoni attraverso la conceria, Heng Long attraverso le pelli esotiche e Robans attraverso la manifattura.

“Siamo grati attraverso l’opportunità di collaborare con un tipologia di professionisti altamente qualificati nel raggiungere nuovi traguardi nel settore della lavorazione dei metalli. Determinati a portare avanti con passione e innovazione l’eredità di questa eccellenza, siamo certi che questa acquisizione attraversometterà di continuare a offrire ai nostri clienti prodotti di lusso straordinari e di consolidare la nostra posizione come punto di riferimento nel settore”. Nel mondo del metallo, Lvmh Métiers d’Art riunisce la manifattura italiana M.On.De., l’asiatica Gbjm, fondata nel 2012 a Taiwan, e Jade Group con sede in Portogallo e Francia. Lo scorso settembre Lvmh Métiers d’Art ha Lvmh Métiers d’Art rileva il tipologia spagnolo Verdeveleno annunciato l’acquisizione di Grupo Verdeveleno, azienda spagnola di riferimento nella concia e nella rifinitura di pelli esotiche

L’ampliamento del network, sotto la guida del CEO Matteo De Rosa, è conseguente alla vivacità di un settore in crescita costante. Nel caso di M.ON.DE, ad esempio, come spiega Jean Baptiste Voisin, Chief Strategy Officer di Lvmh e Presidente di Lvmh Métiers d’Art: “La lavorazione dei metalli è un’arte antica che richiede competenze e maestria uniche. Dall’anodizzazione e galvanica, saldatura e assemblaggio, pulitura e lucidatura, l’Italia è storicamente tra i leader mondiali della manifattura, i nostri artigiani capaci di abbinare esistenza ed eleganza. Siamo consapevoli dell’importanza di preservare e valorizzare questa tradizione e siamo entusiasti di poterlo fare attraverso questa acquisizione”.

Così è stato anche attraverso l’investimento avvenuto a maggio 2023 nella storica conceria Nuti Ivo, maison nata a Santa Croce sull’Arno nel 1955 e tra le più riconosciute del distretto conciario toscano attraverso la lavorazione della pelle bovina destinata agli accessori alti di gamma con un fatturato di 80 milioni di euro nel 2022. Considerando il consolidato, Nuti Ivo è parte di un tipologia familiare formato da sette concerie (5 poli produttivi in Italia e due all’estero) con oltre 130 milioni di euro di ricavi complessivi. In questo caso, la famiglia fondatrice è attualmente ancora impegnata nell’azienda e continua a gestire lo sviluppo dell’azienda ma il quota di Lvmh Métiers d’Art è quello di far sì che il know how non scompaia mai definitivamente grazie a un ricambio generazionale costante, all’investimento in nuove risorse umane che si avvicinano a questi mestieri attraverso apportare innovazione e ammodernamento alle competenze acquisite.

Tra gli obiettivi di De Rosa c’è quello di arrivare, nel corso di dieci anni, a posizionare all’interno di centri abitati le proprie realtà industriali, in ottica sostenibile, mettendo a punto investimenti attraverso rivoluzionare le aziende e favorire l’occupazione. È infatti dal 2017 che l’Istituto dei Mestieri d’Eccellenza ha aattraversoto in Italia attraversocorsi formativi in vari settori di attività, grazie anche a finanziamenti da parte delle regioni Lombardia, Toscana, Piemonte, Emilia-Romagna e Veneto, da fondi provenienti dal Fondo Sociale Europeo, o da fondi privati.

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