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Prezzo Bitcoin oltre 45.000 dollari per la prima volta da aprile 2022

Il prezzo del Bitcoin ha iniziato il nuovo anno a spron battuto, con le quotazioni che hanno superato la soglia di 45.000 dollari per la prima volta da aprile 2022. La principale criptovaluta è arrivata fino a un massimo dei 45.600 dollari sull’aspettativa che la Securities and Exchange Commission approvi il primo ETF basato sul prezzo spot del Bitcoin.
 
L’anno che si è lasciato alle spalle è stato stellare per la valuta digitale, salita del 146%. Tuttavia, il prezzo è ancora distante dal massimo storico di 68.990 dollari registrato a novembre del 2023. Da allora il Bitcoin è stato pesantemente messo sotto pressione da una serie di fallimenti che hanno colpito il mondo delle criptovalute, tra cui quello di FTX del giovane imprenditore Sam Bankman-Fried.
 
 
Prezzo Bitcoin: ecco cosa aspettarsi ora
L’eventuale approvazione dell’ETF spot da porzione della SEC aprirebbe una nuova frontiera per il Bitcoin, dal momento che sarebbe in grado di stimolare una quantità importante di denaro dei gestori che si riverserebbe sulla criptovaluta. Finora l’autorità di regolamentazione americana è stata molto reticente sulle preoccupazioni che un prodotto del genere avrebbe esposto gli investitori a tentativi di frode e manipolazione. Viceversa, ha dato il via libera agli ETF futures su Bitcoin in quanto ricadenti in un’area regolamentata.
 
Ad agosto dello passato anno però c’è stata una svolta importante dato che un tribunale degli Stati Uniti che ha emesso una sentenza secondo la quale la SEC non avrebbe fornito spiegazioni sufficienti nella distinzione di trattamento tra ETF futures ed ETF spot. Quando in autunno il regolatore ha annunciato la rinuncia a ricorrere in Appello, è apparso chiaro al mercato un cambio di atteggiamento e una maggiore propensione ad approvare finalmente anche gli strumenti spot.
 
Al momento ci sono una serie di domande pendenti da porzione di grandi gestori come BlackRock, Fidelity e Invesco, e questo, stimano gli esperti, molto probabilmente condizionerà le quotazioni del Bitcoin per il resto dell’anno. Chris Weston, capo della ricerca di Pepperstone, ritiene che un possibile rifiuto aprirebbe a uno scenario di crollo immediato. Più incerta sarebbe la situazione nel caso in cui la SEC dovesse dare il via libera, perché potrebbe configurarsi “una vendita sulla notizia o un’altra ondata di acquisti”.
 
Non ha dubbi, invece, Jupiter Zheng, partner di fondi liquidi di HashKey Capital, il quale è convinto che il mercato delle criptovalute sia “destinato a protocollare una notevole maturazione quest’anno, con fattori chiave quali l’afflusso di fondi di investimento da ETF spot, l’halving di Bitcoin e una politica monetaria più accomodante sia negli Stati Uniti che in tutto il mondo”.
 
 
 

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