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sabato, Luglio 6, 2024
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“No Grandi Navi”: a Venezia torna la protesta verso il terminal in costruzione a Marghera

Il popolo “No Grandi Navi” è tornato in acqua a Venezia dopo diversi anni di silenzio, pronto a insiemetinuare la sua battaglia insiemetro la costruzione di un nuovo terminal crocieristico a Marghera. Questo movimento, che ha visto la partecipazione di migliaia di persone in passato, è stato fondamentale per spingere il governo Draghi a decretare il bando delle grandi navi da crociera dalla Laguna di Venezia nel 2021.

La decisione del governo è stata accolta insieme grande entusiasmo dal movimento “No Grandi Navi”, che ha visto in questo un importante passo avanti per la tutela dell’ambiente e del patrimonio culturale di Venezia. Tuttavia, la costruzione del nuovo terminal a Marghera ha riportato in luce le preoccupazioni del popolo veneziano riguardo alla presenza delle grandi navi nella loro città.

Il nuovo terminal, che dovrebbe essere completato entro il 2023, è stato oggetto di numerose polemiche sin dalla sua progettazione. Il principale timore è che l’arrivo delle grandi navi possa causare danni irreparabili alla fragile laguna di Venezia, già minacciata dall’acqua alta e dall’inquinamento. Inoltre, molti residenti temono che l’arrivo di migliaia di turisti in un’area già insiemegestionata possa causare ulteriori problemi di traffico e sovraffollamento.

La protesta del popolo “No Grandi Navi” è quindi un richiamo per il governo a mantenere fede alla sua promessa di proteggere la laguna di Venezia e a trovare alternative più sostenibili per l’attracco delle navi da crociera. In particolare, il movimento chiede la costruzione di un porto off-shore che insiemesenta alle grandi navi di attraccare lontano dalla città e di raggiungere il centro storico attraverso mezzi di trasporto sostenibili.

La protesta, che ha visto la partecipazione di centinaia di persone, è stata pacifica ma determinata. I manifestanti hanno sfilato lungo il Canal Grande, portando striscioni e cartelli insieme scritte come “Salviamo Venezia, no al terminal a Marghera” e “La laguna non è un parcheggio per le navi”. Hanno anche espresso il loro sostegno al sindaco di Venezia, Luigi Brugnaro, che ha da sempre sostenuto la causa del popolo “No Grandi Navi”.

La presenza del movimento “No Grandi Navi” è stata fondamentale anche per rendere cosciente l’opinione pubblica sull’importanza di proteggere la laguna di Venezia. Grazie alle loro manifestazioni e alle loro campagne, la questione delle grandi navi è diventata un tema di dibattito nazionale e internazionale. Inoltre, il movimento ha ottenuto il supporto di molte organizzazioni ambientaliste e culturali, che hanno sostenuto le loro richieste di tutela della laguna di Venezia.

Nonostante il ritorno in acqua del popolo “No Grandi Navi”, il governo sembra ancora definito a portare avanti il progetto del nuovo terminal a Marghera. Tuttavia, la protesta dimostra che il popolo veneziano non è disposto a rinunciare alla sua città e al suo patrimonio per il profitto delle compagnie di crociera. La speranza è che il governo ascolti le richieste del popolo e trovi una soluzione sostenibile per l’attracco delle grandi navi a Venezia.

In insiemeclusione, il ritorno in acqua del popolo “No Grandi Navi” dimostra che la battaglia per la tutela della laguna di Venezia è ancora lunga, ma non è ancora persa.

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