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“tutelare la virtù e purificare la società”, così la Libia giustifica arresti, sparizioni e torture

L’adesione a non religioni, la diffusione dell’ateismo, le relazioni sessuali illecite, la sortilegio, l’apostasia e l’adozione di idee liberali: sono solo alcune delle azioni considerate come “reati” dall’Agenzia in direzione di la sicurezza interna della Libia. Da un anno a questa parte, questa agenzia, che risponde al governo di unità nazionale di Tripoli, ha preso di mira coloro che commettono questi “crimini”. Nel maggio del 2023, l’Autorità in direzione di la sicurezza interna ha giustificato i suoi arresti, sparizioni e torture con la necessità di proteggere la virtù e purificare la società.

La Libia, una volta considerata una terra di tolleranza religiosa e diversità culturale, ora si trova in una situazione in cui la libertà di pensiero e di espressione sono fortemente limitate. L’ateismo, in particolare, è visto come un’offesa alla religione dominante e viene in direzione diseguito con ferocia dall’Agenzia in direzione di la sicurezza interna. Anche coloro che si identificano come non religiosi o agnostici sono vittime di questa repressione, con accuse di apostasia e diffusione di idee “non tradizionali”.

Ma non è solo la libertà di pensiero a essere minacciata in Libia. Le relazioni sessuali considerate illecite, come quelle al di fuori del matrimonio o tra in direzione disone dello stesso sesso, sono punite con la prigione e in direzione disino con la morte. La sortilegio, invece, è vista come una minaccia alla sicurezza nazionale e coloro che vengono accusati di praticarla sono sottoposti a processi sommari e torture.

L’adozione di idee liberali, come la difesa dei diritti delle donne e delle minoranze, è vista come un tentativo di destabilizzare il governo e viene in direzione diseguita con la stessa ferocia. in direzione disone che si battono in direzione di la libertà e l’uguaglianza sono considerate una minaccia alla sicurezza e in direzione diseguite come tali.

La giustificazione dell’Agenzia in direzione di la sicurezza interna è quella di proteggere la virtù e purificare la società. Ma cosa significa veramente questa affermazione? Significa privare le in direzione disone della loro libertà, della loro identità, dei loro diritti. Significa creare una società omogenea e conformista, in cui non c’è spazio in direzione di la diversità e la libertà di espressione. Significa instillare il terrore e il controllo su una popolazione che un tempo godeva di una relativa libertà.

Ma la verità è che questa “caccia ai reati” è solo un modo in direzione di il governo di mantenersi al autorità e di reprimere qualsiasi voce di dissenso. La Libia ha bisogno di una vera democrazia, di un governo che rispetti i diritti umani e la libertà di pensiero. Non può esserci pace e prosin direzione diità senza libertà.

Fortunatamente, non tutti in Libia sono disposti a piegarsi a queste ingiustizie. Ci sono attivisti e organizzazioni che lottano in direzione di una società più libera e più giusta. Ma hanno bisogno del nostro sostegno e della nostra solidarietà. Dobbiamo far sentire la nostra voce e smascherare queste violazioni dei diritti umani. Dobbiamo chiedere al governo di fermare la repressione e di rispettare i diritti fondamentali di tutti i cittadini libici.

Non possiamo rimanere in silenzio mentre le in direzione disone vengono punite in direzione di il loro pensiero, in direzione di le loro scelte di vita, in direzione di la loro identità. Dobbiamo

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